"L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto" [Leo Longanesi]

martedì 1 aprile 2008

Memento gaudere semper

Quelli che la-sinistra-non-esiste-più. Quelli che i-soldi-non-sono-tutto, e poi non-consiglio-certo-annunci-matrimoniali. Quelli che Anna Falchi va bene, la Vento pure, ma Ayda Yespica no, per carità. Quelli che la lista "possibili mariti" è esclusivamente a discrezione delle signorine, specie se precarie. E quelli che, sì, un fondo di verità c'è, ma si tratta sempre di oltraggi inammissibili. E che si dovrebbe vergognare profondamente, a prendersela con chi non può difendersi. E ricordarsi che i primi-saranno-gli ultimi, che la dannazione cadrà su di loro, sia essa l'inferno dantesco oppure l'imposta di successione, a seconda che il Dio in questione sia bianco o rosso. Quelli che sì, Mondadori pubblica tutti, non cambia una virgola dei libri scomodi, ma Silvio Berlusconi in fondo in fondo rimane sempre un padrone, che sfotte-i-dipendenti. E che li sfrutta, nelle piantagioni messicane di Milano Due, dove la tecnologia aliena gli uomini e li rende mezzi di fini vili e mendaci.

In tutto questo catto-sovietismo d'antan, ben folle è quegli che a rischio de la vita onor si merca. In sintesi, onor trionfante a Fausto Bertinotti che liquida la questione dicendo che mai si immischierebbe in una decisione amorosa del proprio figlio.

Quando si dice la sinistra è gioco. 

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